Intervista CrunchED febbraio 2018

Age is a high price to pay for maturity.” Tom Stoppard.

Linda Aquaro, architetto e artista, ha scelto non a caso la citazione di Tom Stoppard per il morso quadrato. Le interessa illustrare il tempo che passa, affascinata dall’ineluttabilità della vita e traduce questa curiosità in pezzi d’arte che racchiudono tutto quello che una esistenza può contenere: ricordi, emozioni, perdite, ma soprattutto energia.

Ciao Linda e benvenuta tra i morsi quadrati! Noi di CrunchEd siamo molto affamati di nuove storie e ci piacerebbe conoscere la tua. Quando hai cominciato a disegnare e cosa ti ha spinto a farlo?
Ciao a voi! Ho iniziato da piccolissima (temo di essere scontata in questa risposta, ma di fatto è cosi!).
I primi ricordi di me con matita in mano partono dall’asilo, quindi penso di poter dire che l’inizio è coinciso con l’aver appreso come tenere un pennarello tra le dita. Poi non mi sono mai fermata, per me è sempre stato tutto molto naturale e necessario, un po’ come respirare. Sicuramente crescendo, è diventato uno strumento consapevole per esprimere e veicolare il mio pensare, trasformandolo in immagini.

Ti va di spiegarci cosa ti ha portato a scegliere questa citazione da illustrare?
Una tematica costante nella mia produzione è sempre stata quella della Morte, nell’ultimo anno poi mi sono soffermata molto sul tema del Tempo che scorre, sulla vecchiaia e su quello che può essere la percezione della vita quando è arrivata al limite. Tutto questo si traduce in solchi e rughe, consapevolezze e rimpianti, ricordi e suggestioni che ho cercato di riportare in una piccola serie (ancora in lavorazione) di illustrazioni intitolata “Altrove”, termine che rimanda appunto ad un altro tempo, al passato, ma in una forma ancora viva e presente nello sguardo dei personaggi. Quindi direi che la citazione era più che calzante.

Architettura e illustrazione? Quale fra queste due arti ti rappresenta di più?
Non è facile rispondere. Non c’è una linea netta di separazione fra l’essere architetto e artista, le due dimensioni convivono, e ognuna attinge dall’altra. Nei miei lavori c’è molto del mio essere architetto. Purtroppo non faccio l’“architetto” come vorrei, nel senso che è molto difficile riuscire unicamente a fare progettazione, per cui il lavoro spesso è molto più tecnico/burocratico che creativo. In questo senso l’illustrazione e il disegno mi permettono di sfogare liberamente tutta la creatività e passione, mantenendo un certo equilibrio di fondo.

C’è un autore in particolare che ha illuminato o che ancora illumina le tue opere? In altre parole, c’è un artista, uno scrittore che ti stimola a mordere la vita?
I riferimenti sono tanti, temo di perderne qualcuno per strada. Sono “cresciuta” con la grande pittura di fine ‘800 e la pittura simbolista di inizio Novecento. Egon Schiele e Giulio Aristide Sartorio sono sempre stati dei riferimenti importanti sia per il segno sia per l’uso del colore, così come anche Renzo Vespignani. Nell’ambito del fumetto e dell’illustrazione, Sergio Toppi è un maestro indiscutibile per me, come anche Cambellotti e Pazienza. Degli autori più contemporanei amo GipiManuel FiorShaun TanBoulet e tanti altri, ma la memoria è pessima per cui mi fermo qua. Tra gli scrittori, Platone e Cioran.

Hai una storia – personale o totalmente inventata – che hai nascosta nel cassetto e che ti piacerebbe illustrare?
I cassetti sono piuttosto carichi, tanti progetti da sviluppare.. ci sono alcune idee e dei testi che vorrei mettere su carta. Ancora nulla di definito, è tutto in testa per adesso.

Domanda irrinunciabile per il palato di CrunchEd: qual è il tuo rapporto con la musica e quali vie sceglie per farsi strada fino ai tuoi disegni?
Incostante direi. Generalmente quando disegno e lavoro ho sempre un sottofondo musicale, ma dipende molto anche dallo stato d’animo con cui mi sto approcciando al disegno, e spesso il silenzio è l’unico suono sostenibile. In altri casi, quando ho la mano “felice”, la musica è fondamentale ed è scelta con oculatezza, e si disegna e dipinge a ritmo!

Chiudiamo con un classicone e, intanto, ti ringraziamo per la disponibilità: progetti futuri? A cos’altro stai lavorando?
In questo periodo sto preparando delle illustrazioni per una personale che si terrà ad aprile a Roma, e inoltre sto collaborando con un’autrice pugliese per la realizzazione di un albo illustrato. I progetti futuri sono tanti (vedi i suddetti cassetti), vedremo quale prenderà corpo per primo!

Grazie Linda e in bocca al lupo.

(Link completo all’articolo)