Stati di sospensione

Il rapporto tra volumi e forme, lo spazio che tra essi intercorre, la dinamicità delle superfici, dà voce a stati emozionali che leggiamo e codifichiamo più o meno consciamente.

Lo “stato di sospensione” è una rappresentazione che rimarca quest’intenzione, attraverso il dialogo tra la geometria del volto e la geometria delle forme pure.  Il rapporto tra l’anatomia umana e le superfici in luce e in ombra, richiama una condizione di attesa, una sospensione che diventa, oltre che spaziale, anche temporale.